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Commenti al testo di Redazione LaRecherche.it
per un cosmo indiziario

Sei nella sezione Commenti
 

 Loredana Savelli - 13/10/2012 11:47:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Illuminante il commento di Franca Alaimo per districarsi nel senso apparentemente sgretolato di queste poesie. Esse trovano la loro chiave, secondo me, nei paradossi della scienza e della società, oltre paradigmi ormai vecchi.
Lettura molto interessante.

 Loretto Mattonai - 13/10/2012 10:28:00 [ leggi altri commenti di Loretto Mattonai » ]

Ringrazio Leopoldo, Luciana, Maria Grazia e Franca per i loro interventi e per non aver "diffidato" di una certa complessità dei testi. In effetti, sono centrali i nodi costituiti dall’uso del significante in riferimento ad una realtà (allora come ora) invasa e frantumata da forme allotrope e manifestazioni di tecnicismi vari, con le esplicite derive dell’umano.
Loretto Mattonai

 Franca Alaimo - 12/10/2012 11:47:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Affascina la qualità del lessico che lascia sulla pagina piccoli indizi, i quali negano con il loro disordine il concetto stesso di cosmo, costruendo così già nel titolo un ossimoro, quello che sempre più amaramente cresce fra le domande interiori e le risposte insufficienti della scienza.

 Maria Grazia Cabras - 09/10/2012 17:32:00 [ leggi altri commenti di Maria Grazia Cabras » ]

Una decisa impronta scientifica sostiene l’impalcatura delle tre poesie di Loretto Mattonai, opportunamente scelte da Roberto Maggiani, dove l’interpretazione viene demandata totalmente al lettore, dal momento che non vengono rivelati né vagamente suggeriti, sentieri da costruire e/o vie intuitive da accogliere.
Mi pare di capire che l’Autore si riferisca a un’esperienza del mondo la cui centralità sia da attribuire al soggetto straniato- frammentato- asservito al delirio di scienza e tecnica, che tutto divorano nel tentativo di spiegare l’esistente attraverso dati, statistiche, algoritmi.
Il cosmo è costituito dalle cose, dagli oggetti che divenendo i soggetti del reale, definiscono, rappresentano, codificano – l’umano-non più umano –

“All’universo in dati/il tempo non si dona;//va solitario re ed umile ritorna” […]

[…] “durante il transito di inclusi arti mimetici/senza toccare nessuna estensione//bisbigli di clavicole di rose/si evidenziano sulle appena fondate rovine” [...]

Una visione del mondo molto attuale (la raccolta è del 1992) quasi pessimistica, riscattata con ironia e intelligenza dall’Autore.
Maria Grazia Cabras


 Luciana Riommi Baldaccini - 08/10/2012 15:20:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

da "spiccioli dell’essere soltanto" a "mucchi di stelle a piccole dosi": un "cosmo indiziario" senza retorica, fatto di piccolissime cose, come la vita...

 Leopoldo Attolico - 08/10/2012 11:46:00 [ leggi altri commenti di Leopoldo Attolico » ]

L’opzione per il significante è costitutiva di questi testi ; nondimeno - come diceva Montale - non si preoccupa di produrre pedissequamente "senso del discorso" ma spazio per l’interpretrazione , lasciando un margine a tutte le sue potenzialità laddove esperite senza scorciatoie e quindi non solo di pancia ma anche "di testa" -